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Anche in Italia sempre più persone realizzano i propri sogni con il crowdfunding, cioè con fondi che non provengono dallo Stato né dalle banche, ma "dal basso", ossia da persone comuni. Come scrive nella prefazione al volume Simone Perotti - autore del saggio «Adesso basta», che ha dato voce alla generazione che vuole cambiare vita -, «il crowdfunding spalanca definitivamente le porte all'era delle possibilità. Reso fattibile dai social network e dalla comunicazione globale interconnessa, il crowdfunding è democratico, libero, meritocratico. Ogni progetto che nasce ha le stesse chances di qualunque altro di essere finanziato, di crescere, di realizzarsi. Purché sia sensato, sia in grado di interessare qualcuno, venga comunicato bene, trovi degli appassionati. [...] Oggi, con poco denaro, qualche buona idea, facce vere che le rappresentano, nessun prestanome, nessuna società segreta, e senza commettere alcun reato, si può andare lontano». Ma che cos'è esattamente il crowdfunding, e come è nato? Come funziona questo "metodo di finanziamento collettivo" che connette passioni e risorse e può migliorare la vita di chiunque sia attivo online (professionisti, piccole e medie imprese, creativi, inventori, innovatori, organismi no profit, artisti, artigiani, enti pubblici)? Quali sono i suoi principi e le sue regole? Quali adempimenti richiede? A chi è opportuno rivolgersi? Quali sono gli errori da evitare?